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Articolo di Sylvie Martin

Ecco 4 errori di cucina che fanno aumentare di peso

Aggiornato il 19 Dicembre 2023.

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La cucinaCucinare a casa sembra un’opzione molto più sana che mangiare fuori, non è vero?

Un recente studio ha dimostrato che le donne di mezza età che trascorrono più tempo a cucinare in casa hanno maggiori probabilità di prevenire la sindrome metabolica. Questo studio si è basato più sul concetto di cucina casalinga che sulla salubrità dei pasti cucinati.

In altre parole, i ricercatori hanno sottolineato che cucinare a casa è sempre una buona opportunità per mangiare in modo sano.

Ecco 4 errori di cucina che possono farvi ingrassare a vostra insaputa.

Sgranocchiare mentre si cucina

sgranocchiare mentre si cucinaUno degli errori in cucina che possono far ingrassare è non rendersi conto di quanto si sta mangiando mentre si prepara il pasto.

È facile mandar giù uno o due bicchieri di vino, ingerire cubetti di formaggio o altri alimenti senza rendersene conto.

Questo sgranocchiare sconsiderato e inconsapevole può facilmente aggiungere 300 o 400 calorie in più alla vostra dieta.

– La soluzione:

La soluzione più ovvia è smettere di fare spuntini.

Ma se non potete farne a meno mentre cucinate, prendete in considerazione l’idea di mangiare verdure crude a basso contenuto calorico, come peperoni o cetrioli a fette.

Per compensare, potete anche ridurre alcuni ingredienti, a partire dalla quantità di olio che usate di solito.

Carboidrati (sani) in eccesso nei piatti

troppi carboidratiMolte persone attente alla salute sono riuscite a rinunciare al pane bianco e alla pasta a favore di amidi sani come la quinoa, il riso selvatico o le lenticchie.

Si tratta indubbiamente di un’ottima decisione, a patto che non si cada nella trappola di mangiare porzioni eccessive di questi alimenti sani.

Perché se lo fate, i vostri sforzi per perdere peso saranno sabotati!

Come è noto, non è consigliabile eliminare completamente i carboidrati dalla propria dieta, ma piuttosto consumarne una quantità proporzionale al proprio fabbisogno energetico.

Ad esempio, se passate molto tempo seduti, la vostra porzione di alimenti amidacei dovrebbe essere compresa tra mezza tazza e una tazza.

Questa quantità è data a titolo indicativo e può essere rivista al rialzo se si è giovani e fisicamente attivi e al ribasso se si è anziani e meno attivi.

Questa porzione dovrebbe essere combinata, se del caso, con un’abbondante porzione di verdure, proteine magre e un po’ di grassi magri.

– La soluzione:

Il trucco consiste nell’invertire i ruoli.

La porzione di verdure del piatto deve essere l’attrazione principale e la porzione di amido deve essere un accessorio o un complemento.

Si usa (molto) formaggio

Il formaggioMolti di noi usano il formaggio (per non dire troppo) in cucina ed è quasi impensabile rinunciarvi.

Ma dobbiamo anche sapere che il formaggio è una fonte diretta di calorie extra, che vengono immagazzinate sotto forma di grasso.

Una confezione di formaggio cheddar contiene circa 4 volte più calorie e 9 volte più grassi di un petto di pollo senza pelle.

È vero che è una fonte di proteine, ma è anche una notevole fonte di grassi.

– La soluzione:

Se non volete rinunciare del tutto al formaggio, consideratelo un condimento e usatelo con parsimonia.

Vi concedete il dolce (troppo spesso)

Tutti noi abbiamo l’irresistibile voglia di un po’ di dolce dopo cena.

Ma un biscotto può facilmente diventare tre, e una porzione di gelato può facilmente diventare un’intera coppa.

La tentazione è troppo forte e la nostra resistenza è continuamente messa alla prova!

– La soluzione :

Il desiderio di dolci è spesso alimentato da emozioni, come il bisogno di ricompensa o di conforto.

È quindi consigliabile concentrarsi più sui sentimenti (che sono la fonte) che sul cibo stesso.

Se riuscite a trovare un altro modo più sano per soddisfare i vostri bisogni emotivi, il desiderio di dolci diminuirà naturalmente fino a scomparire del tutto.

Se questo non funziona, potete optare per qualche quadratino di cioccolato fondente o semplicemente fare spazio per quel dessert occasionale (e ovviamente per le sue calorie extra) riducendo la quantità di carboidrati e grassi nel vostro pasto.

È una questione di equilibrio, pensateci!


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